Regione, Oliverio: “Fa riflettere tempistica inchieste giudiziarie”

Regione, Oliverio: “Fa riflettere tempistica inchieste giudiziarie”

“Se i processi si facessero nell’arco di un mese, uno si difende e poi può essere assolto o condannato, ma se poi si fissa a un punto giusto anche una udienza per condizionare anche le scadenze, credo che questo debba fare riflettere anche ai fini della sostanza democratica. Non c’è un problema personale o solo personale, ma – ha spiegato Oliverio – c’è un problema democratico che pongo e porrò nelle sedi competenti, perché non si può far finta di nulla. Chi batte le mani lo fa o perché ha la coda di paglia o perché ha paura di qualcosa: io non ho né coda di paglia né paura di nulla perché so come mi vedete e svolgono la mia funzione a mani nude e libere, con trasparenza e l’unico assillo di poter servire e aiutare la Calabria a uscire da una situazione difficile”. Oliverio ha poi stigmatizzato “gli sciacallaggi che stanno facendo i 5 Stelle, sanno di fare sciacallaggio e sanno di mentire, parlando di stupidità, di finanziamenti, esempio a Raffaella Carrà, che sono cose inesistenti. Noi abbiamo finanziato un progetto e quel progetto è stato realizzato, poi se la società che ha realizzato il progetto non ha trattato solo la promozione della Regione ma anche altri enti, che sono tanti in quella vetrina di Spoleto, non centra con la Calabria. La Regione non ha pagato nulla di queste cose, abbiamo sostenuto soltanto il programma abbiamo concordato”. Oliverio ha quindi evidenziato: “Abbiamo investito 100mila euro, ma si vada a vedere quello anche si spendeva in passato la promozione turistica. L’ultima programmazione turistica prima che arrivassi io è stata di 9 milioni di euro: sono passati tanti anni e non è il caso di dire di andare a frugare negli angoli della Regione, purtroppo siamo qui. Ma ci difenderemo, ci difenderemo con argomenti, atti, documenti, e ci difenderemo anche nell’opinione pubblica, affinché sappia come stanno le cose. Oliverio – ha rimarcato il governatore – non si è mai approfittato di un solo euro della cosa pubblica, della Regione oggi, prima della Provincia e ieri quando sono stato assessore regionale all’Agricoltura. E sfido chiunque a provare questo, sfido i magistrati più accorti, più autorevoli e con più fare poliziesco del mondo: siamo qui, si prenda quello che si vuole, siamo sicuri di quello che diciamo, e proprio perché siamo sicuri combattiamo. Non battiamo le mani a nessuno. La magistratura dev’essere rispettata, ma quando si hanno gli argomenti e si è sicuri di quello che si dice, alla magistratura bisogna dire anche come stanno le cose, e glielo dico pubblicamente, e lo sto dicendo qui come stanno le cose”.

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